26 settembre 2008

eXit, un grande lavoro ci attende!

eXit ha riaperto (ovviamente) i battenti dopo la piccola pausa estiva. Un anno di esperienza, un anno di formazione, un anno di lavoro; questo ha caratterizzato lo scorso anno.
Forti del vissuto e dei percorsi intrapresi con entusiasmo da ottobre ad agosto, aggiungiamo un anno di maturità al piatto della bilancia, raccogliendo un ottimo risultato complessivo.

Ripercorriamo velocemente i passi che hanno contraddistinto lo scorso anno:
  1. Progetto "libro bianco sull'edilizia scolastica", nostro primo progetto pratico portato avanti e che quest'anno vedrà la conclusione.
  2. Organizzazione di eventi, concerti, iniziative, tra cui il Filthy Streets Punk Festival, festival in collaborazione con lo United Club e altre realtà torinesi che ha portato band italiane e straniere e un afflusso di oltre 500 persone in due sere.
  3. Ottenimento di un riconoscimento dall'ARCI che ci ha permesso di usufruire di alcuni spazi in totale autonomia, tra cui una sede per autorganizzare attività.
  4. Abbiamo contribuito in maniera determinante a organizzare la mobilitazione studentesca dopo la tragedia alla ThyssenKrupp con uno striscione apparso anche nel lavoro fotografico collettivo benefit per le famiglie.
  5. Contribuito alla redazione del giornale di quartiere autoprodotto "Aurora" in collaborazione con l'associazione Idea Sherwood.
  6. Mercatino del libro usato contro il carovita scolastico.
  7. Un percorso di formazione di economia e politica di base attraverso diffusione di materiale prodotto ad hoc da compagni universitari e da un lavoro di dibattito e socializzazione delle conoscenze tra essi e gli studenti medi.
Inutile dire che quest'anno ripartiamo da questi punti rilanciando con una serie di iniziative in cantiere, iniziative che intendono costruire un percorso comune che porti nel tempo a costruire un bacino scolastico/giovanile propenso ed attivo nei confronti di un'alternativa socialista (solidale e mutualistica) rispetto al liberismo (individualismo ed egoismo), oramai in crisi irreversibile.

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